Cosa ci può insegnare la nuova zona rossa e come sfruttarla al meglio
16 March 2021

Dr. Jacopo Valsecchi

Psicologo, coach e istruttore di mindfulness

Sia chiaro, nessuno sostiene che il lockdown sia qualcosa di positivo. Negli ospedali persone anziane stanno morendo senza nemmeno il conforto di poter avere vicino i loro famigliari, bambini e ragazzi sono chiusi in casa e porteranno per anni, forse per sempre, i segni di questo isolamento e l’economia sta subendo un colpo tremendo…

Nel coaching però vige un importante principio, quello di dirigere la nostra attenzione e le nostre azioni esclusivamente su ciò che è nel nostro controllo. La ragione è semplice: guardare agli altri o dedicare pensieri ed energie a qualcosa su cui non ho alcun potere è per definizione uno spreco, e alla fine andrà ad incidere negativamente sulla mia prestazione e sul mio benessere.

In questo articolo approfondiremo questo ed altri principi che possono tornare utili in questa situazione di emergenza, per vedere come trarre il meglio da ciò che ci accade.

 

Isaac Newton

Fatti furbo: fai come Newton!

Cosa c’entra il buon vecchio Isaac Newton con il Covid-19? Parecchio, a quanto pare, perché il geniale scienziato, che grazie al suo lavoro trasformò per sempre il nostro modo di vedere il mondo, nel 1665 si trovo più o meno nella nostra stessa situazione: chiuso in casa a causa della peste che imperversava per Londra. Bene, il nostro caro Isaac, all’epoca ventiduenne ma già famoso nell’ambito accademico, avrebbe potuto sdraiarsi sul divano a mangiare patatine e ad aspettare l’invenzione di Netflix. Invece fece di necessità virtù e impiegò tutto il tempo libero che all’improvviso si trovò suo malgrado a disposizione per portare avanti i suoi studi. Il risultato fu che durante la quarantena Newton scoprì le cosiddette “Identità di Newton”, il “metodo di Newton”, approssimò la serie armonica tramite i logaritmi e cominciò a sviluppare il calcolo infinitesimale. Chapeau, Sir Newton.

Newton è per noi un esempio calzante di come trarre vantaggio da una situazione sfavorevole. Ma vediamo in sintesi quali sono i passaggi su cui possiamo focalizzarci per non lasciarci travolgere dagli eventi e per riacquisire potere sulla nostra vita in un momento come questo.

La scelta

Il primo passo è compiere una scelta. Vuoi lasciare che il lockdown sia l’occasione per rivederti per la settima volta tutte le stagioni di Stranger Things? Benissimo, lascia che sia. Se invece  preferisci che diventi l’occasione per diventare persone migliori, lavorare su di sé, oppure per portarsi avanti col lavoro o l’occasione per creare qualcosa o dedicarsi ad un hobby, allora puoi compiere la tua scelta. Acquisisci consapevolezza che sei tu a scegliere come gestire il tuo tempo: definisci i tuoi obiettivi e non farti fermare da nessuno!

Ma a volte desiderarlo non basta, è meglio anche dichiararlo: prendi un foglio, scrivi cosa vorresti realizzare durante questo lockdown. Vuoi riprendere in mano quei libri che ti eri ripromesso di leggere l’anno scorso? Bene, scrivilo sul foglio! Vuoi dedicarti a quella vecchia passione per la quale non trovi mai tempo? Aggiungilo al foglio e magari condividi il tuo intento anche ad un amico.

Dichiarare una volontà non è un atto ridondante, è un importante rafforzativo, che fornisce una spinta aggiuntiva alle nostre intenzioni, e anche se si tratta per ora solo di scriverlo su carta, è già un passare da un’idea di azione ad un’azione concreta.

Sfera di controllo

La scelta è il primo passo, il secondo è quello di focalizzare le energie per generare efficacia. Per questo è fondamentale definire la cosiddetta “sfera di controllo”, ossia quegli ambiti della nostra vita dove abbiamo un controllo diretto e su cui abbiamo il potere di intervenire. Facciamo un esempio concreto:

Poniamo che, nonostante il lockdown, ogni giorno ti debba fare due ore di macchina per andare al lavoro. Su questo fatto non hai controllo, a meno di cambiare casa o lavoro, che però sono opzioni che non considereremo. Quelle due ore quindi sono fuori dalla tua sfera di controllo, non le puoi evitare. Ciò che però FAI in quelle due ore (e sono tante due ore!) è nel tuo controllo. Ovviamente non potrai leggere un libro, ma potrai ad esempio collegare il cellulare allo stereo, o ad una cassa bluetooth, e ogni giorno ascoltare per due ore un corso online di inglese, oppure tenerti informato tramite dei canali YouTube di approfondimento delle notizie, o ascoltare storie per bambini che la sera racconterai ai tuoi figli per farli addormentare.

Durante un lockdown necessariamente la nostra sfera di controllo si riduce, ma proprio per questo è fondamentale non disperdere energie in ambiti su cui non abbiamo potere. A che serve discutere sui social se poi ognuno resta della sua idea? Perché inveire contro la pandemia se poi comunque non hai modo di cambiare la realtà dei fatti? Concentrati su ciò che puoi fare, non disperderti su cose che non puoi cambiare.

Benessere interiore

Di punti da sviscerare ce ne sarebbero molti, ma mi voglio concentrare su questi tre che ti sto elencando, perché li reputo i più importanti per trarre il meglio da questa nuova zona rossa, e in questo breve elenco faccio rientrare la possibilità di lavorare sul nostro benessere interiore.

So che sto per dire qualcosa a cui farai fatica a credere, ma da quando è iniziata questa pandemia sono riuscito ad aumentare molto il mio benessere e dal marzo 2020 mi sento profondamente cambiato. Il motivo è semplice: quando è iniziato il lockdown ho pensato subito ai rischi per la psiche che avrebbe comportato la quarantena e preventivamente ho rinforzato l’attenzione che ponevo al mio benessere psicofisico.

Ho così iniziato a meditare in modo più assiduo (ora medito dai 30 ai 60 minuti al giorno) e ho iniziato un percorso di psicoterapia, per liberarmi una volta per tutte da vecchi schemi di comportamento, più altre risorse che racconto man mano nei miei articoli. Dopo un anno posso dire che mai scelta fu più azzeccata e che i cambiamenti in me sono stati profondi e positivi.

Come vedete ho esercitato in primis la scelta ed ho lavorato sulla mia sfera di controllo per eccellenza: me stesso.

Ma cosa puoi fare tu per regalarti un po’ di benessere interiore? La strada è semplice: inizia a domandarti cosa ti fa star bene e cosa invece ti fa stare meno bene. Guardare mezz’ora di TV ti rilassa e ti fa dormire meglio? Ben venga! Se invece di TV ne guardi tre ore al giorno e dopo ti senti irritato e nervoso forse puoi alternare leggendo qualche bel libro. Oppure ti senti appesantito e stai mettendo su chili? Scopri i cibi salutari che più di piacciono e divertiti a cucinarli, o fai a gara a distanza coi tuoi amici su chi fa più chilometri di corsa al mattino e chi perde pagherà da bere quando riapriranno i bar.

Tu sai cosa ti fa star bene, non hai bisogno che qualcuno te lo dica. Allora fallo! Regalati il benessere di cui senti di aver bisogno. Quello sì, più di ogni altra cosa, è una scelta.